Le nuove regole dell’accreditamento ECM

La Conferenza  Stato-Regioni ha approvato, in data 19/04/2012, nuove introduzioni nell’ambito dell’accreditamento ECM con il documento: “Il nuovo sistema di formazione continua in medicina – Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider, albo nazionale dei provider, crediti formativi triennio 2011/2013, […]”. I destinatari dell’intervento sono:...


La Conferenza  Stato-Regioni ha approvato, in data 19/04/2012, nuove introduzioni nell’ambito dell’accreditamento ECM con il documento: “Il nuovo sistema di formazione continua in medicina – Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider, albo nazionale dei provider, crediti formativi triennio 2011/2013, […]”.

I destinatari dell’intervento sono: ordini, collegi, associazioni professionali e rispettive federazioni, provider e professionisti sanitari.

Attraverso queste nuove regole ci si prefigge di conseguire un sistema integrato ed omogeneo, nel quale cooperano diversi soggetti aventi specifiche responsabilità e/o funzioni nel concorrere alla messa in opera della Formazione Continua in Medicina.

Il documento definisce:

    1. I criteri minimi che devono essere adottati da tutti gli enti accreditanti (nazionale e regionali/provinciali) per l’accreditamento dei provider, per consentire l’omogeneizzazione delle attività, al fine di mantenere, sviluppare e incrementare le conoscenze, le competenze e le performance degli operatori della sanità.
    2. Le procedure per la costituzione dell’Albo nazionale dei provider nel quale annotare eventuali criticità segnalate dagli organismi di controllo e monitoraggio di livello nazionale o regionale per garantire nel tempo ai professionisti sanitari efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza dell’offerta formativa;
    3. I crediti formativi che, per il triennio 2011/2013, sono fissati nel numero di 150;
    4. I compiti degli ordini, collegi, associazioni professionali e le rispettive federazioni;
    5. I sistemi di verifiche, controlli e monitoraggio della qualità;
    6. L’ampliamento dell’offerta formativa in favore dei liberi professionisti.

Per visualizzare il documento completo con le linee guidaclicca qui.



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